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Il premier Conte ad Arezzo: "Qui nacquero i Comuni, il cuore pulsante del nostro Paese"

Nel suo discorso il premier ha preso spunto proprio dalla storia di Arezzo per ricordare come l'Italia affondi le sue radici nei Comuni e poi ha rigraziato i sindaci "sempre in trincea"

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è ad Arezzo. Arrivato alle 12,30, si è recato all'ingresso principale di Arezzo Fiere, il polo congressuale che per tre giorni ospita l'assemblea nazionale dell'Anci, l'associazione che unisce e rappresenta i comuni italiani.

Dopo il grande avvio di ieri, con la rielezione per acclamazione del presidente Antonio Decaro, ma soprattutto con la presenza e il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha definito Arezzo come capitale per la tre giorni, oggi è la volta del premier.

E' la seconda volta che Conte torna nel territorio aretino dopo la visita di alcuni mesi fa a "Rondine Cittadella della Pace".

Le autorità accolgono il premier Conte

Accolto dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, dalla presidente della Provincia Silvia Chiassai, dal presidente Anci Antonio Decaro e dal Prefetto Anna Palombi, Conte ha percorso tutto il lungo serpentone di corridoi che si snodano dentro i padiglioni di Arezzo Fiere soffermandosi a parlare con i cittadini e i ragazzi presenti, per poi giungere all'auditorium, attraversando anche "Piazza Grande", ovvero la sala allestita con la riproduzione del cuore di Arezzo, dove si possono osservare sia la colonna infame che il pozzo. Un percorso di circa mezz'ora durante il quale si è soffermato allo stand del Comune di Arezzo e anche con gli studenti ospiti dello stand del Senato dove a fare gli onori di casa c'era il provveditore Roberto Curtolo.

Il suo ingresso nella sala dell'auditorium è stato accompagnato da fragorosi applausi: Conte ha chiuso la prima parte della seconda giornata Anci. Sul palco ha prima salutato i sindaci e si è detto emozionato: "Non mi capita spesso, ma tra voi sindaci, che mi restituite il calore del territorio io mi emoziono. E' un momento non solo celebrativo ma in cui si discutono i problemi, per questo ci tenevo essere presente". 

Nel suo discorso il premier ha preso spunto proprio dalla storia di Arezzo per ricordare come l'Italia affondi le sue radici nei Comuni. 

Arezzo è una città di particolare suggestione e di antichissime origini,  che richiama alla memoria di tutti noi l'Italia dei Comuni. Ovvero quel momento storico e quelle esperienze che sono divenute cuore pulsante del nostro Paese. In questi luoghi i cittadini svilupparono il senso di appartenenza ad un destino comune, i vincoli di solidarietà, furono codificati raffinati statuti. Non dimentichiamo mai la nostra storia. Quel modello non si è spento, si è mantenuto vivo nel profondo della nostra coscenza civica. 

Poi parole di ringraziamento nei confronti dei sindaci: "Il vostro è uno spazio di trincea. Responsabili su molti fronti, siete anche coloro che hanno l'esigfenza di rincuorare i cittadini".

Sul fronte degli investimenti ha annunciato lo stanziamento due miliardi per la messa in sicurezza del territorio da qui al 2034. "Mettere in sicurezza le infrastrutture - ha detto - è una priorità. Ma dobbiamo lavorare insieme: voi sindaci siete nostri alleati".

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