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Arezzo-Monte Bianco in 72 ore. Massimo Pascale tenta il record su due ruote

Per Massimo sarà uno stimolo per affrontare i momenti di crisi fisica e psicologica, per suo figlio sarà un grande insegnamento

35 anni, di origine lucana ma aretino d’adozione dal 2003, operaio, vigile del fuoco volontario, sportivo per esigenza di vita.

Massimo Pascale, protagonista di altre avventure da record sulla bici, si appresta a misurarsi con una nuova sfida: raggiungere la cima del Monte Bianco partendo da piazza Grande il prossimo 12 luglio.

L’amore di Massimo per la bici è cominciato pochi anni fa quando, insieme ad alcuni amici, ha iniziato a pedalare sino a riuscire a raggiungere Sestino e l’Amiata. Da qui nasce il desiderio di raggiungere nuove mete, non solo per mettere alla prova i propri limiti ma, soprattutto per sperimentare nuovi spazi naturali e conoscere nuove persone.
Ed è stato così che ha iniziato a "collezionare viaggi". Tra questi c'è quello che lui chiama “Due Mari”, da Fano ad Albinia, e quello verso Pisa. 

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Volontà e gambe d'acciaio tanto che ha scelto di tentare nell'impresa di raggiungere la vetta più alta d’Europa ispirandosi a Nico Valsesia, anche lui ciclista, anche lui appassionato di sfide estreme. Massimo riesce ad incontrarlo in Piemonte e da lui acquista anche la sua attuale bici – una Cannondale Super Six Evo - quella con cui affronterà la distanza tra Arezzo e il Monte Bianco. In questi giorni ha deciso di allenarsi anche sul Gran Paradiso per abituarsi al clima rigido della montagna. Nonostante il grande sacrificio, Massimo non ha mai sostituto il lavoro alla sua passione - dedica all’allenamento solo poche ore a settimana - per questo il suo impegno fisico in questa avventura assume ancora più valore.

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Con Nico Valsesia

L’itinerario previsto è la partenza per venerdì 12 luglio alle 4 del mattino da Piazza Grande, insieme al suo massaggiatore, Luca Roccanti e un camerman, Ferdinando Cropano, pronto a documentare l’impresa, loro viaggeranno in un camper alla guida del quale c’è Simone. La notte del 12 luglio è previsto l’arrivo a Vercelli, prima tappa. Mentre nel secondo giorno la destinazione sarà il lago Combal a Courmayeur. Il giorno successivo Massimo proseguirà il percorso a piedi, dal lago Combal fino al Rifugio Gonnella del Monte Bianco. Stiamo parlando di circa 650 chilometri, con un dislivello di 6000 metri. Alcune aziende aretine, 15 in tutto, hanno scelto di sostenere questa avventura e la mission che incarna: il messaggio di amore per la natura e la sfida con sé stessi che sta alla base di ogni viaggio. Tra queste aziende c’è Falcinelli, Open World Travel e Across Tuscany, due agenzie di viaggio che hanno interesse a supportare queste esperienze uniche, con l’obiettivo di portare gli aretini nel mondo e per portare il mondo nella nostra bella Toscana partendo da Arezzo.

“Il ciclismo per me rappresenta la metafora perfetta per comprendere che tutto ciò che fai deriva dal tuo sacrificio, le due ruote non mentono, le salite non mentono – dice Massimo - Misurarmi con i miei limiti e allo stesso tempo dare messaggi positivi agli altri”.

Oltre a questi due scopi Massimo ha scelto di avere una motivazione in più per arrivare fino al Rifugio Gonnella. Ha voluto che il figlio di 11 anni scrivesse per lui una piccola lettera, che rimarrà sigillata nel suo zaino, fino a che non avrà raggiunto la vetta. Per Massimo sarà uno stimolo per affrontare i momenti di crisi fisica e psicologica, per suo figlio sarà un grande insegnamento: fare quanto è in nostro potere per raggiungere un obiettivo, con tenacia e dedizione.

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