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Arezzo lancia un modello innovativo di presa in carico del paziente oncologico: al via ambulatori di Cardio-oncologia e di Oncologia Geriatrica

In tutta l’azienda hanno iniziato l’attività l'ambulatorio di valutazione “geriatrica-oncologica” e di valutazione cardio-oncologica. Chi nella vita della propria famiglia si è trovato ad affrontare cure oncologiche, sa bene che queste non sono...

In tutta l’azienda hanno iniziato l’attività l'ambulatorio di valutazione “geriatrica-oncologica” e di valutazione cardio-oncologica.

Chi nella vita della propria famiglia si è trovato ad affrontare cure oncologiche, sa bene che queste non sono standard per tutti i soggetti e che le stesse cure devono determinate anche sulla base dell’età, delle altre patologie, delle funzioni cardiache pre-cura. Insomma, una necessità di valutazione multidisciplinare che fino ad ora veniva decisa caso per caso. Adesso il sistema si configura come una prassi che sarà adottata per tutti i soggetti (per l’ambulatorio Cardio-oncologico) e per gli over 70 per l’ambulatorio di Oncologia geriatrica. Il tutto con un attento monitoraggio che consentirà grazie alla raccolta di una larga base di informazioni, di definire linee guida ed un modello operativo che partendo ad Arezzo, potrà essere utilizzato in tempi brevi nell’intera area vasta della nuova azienda.

Due progetti ai quali lavorano molte figure, che partendo dal San Donato, poi si trovano anche negli altri ospedali di provincia. Infatti questo nuovo servizio sarà garantito in tutta la provincia e a tutti i nuovi pazienti della Oncologia, con uno sforzo che vede impegnate molti soggetti.

Sergio Bracarda (direttore del Dipartimento Oncologico), Leonardo Bolognese (direttore del Dipartimento Cardiovascolare e Neurologico), Mario Felici (direttore della Geriatria del San Donato) hanno costituito un nucleo di professionisti molto motivati delle loro diverse aree per definire il percorso di valutazione dei diversi casi e le modalità condivise di acquisizione delle informazioni da inserire poi nel progetto finale.

L'ambulatorio di Oncologia geriatrica

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 300.000 nuovi casi di tumori. Più del 65% dei pazienti ha un'età superiore ai 65 anni con lieve prevalenza per il sesso femminile.

Vari studi effettuati negli ultimi anni dimostrano che i pazienti anziani possono ricevere gli stessi trattamenti previsti per i pazienti sotto i 65 anni con beneficio sovrapponibile a patto, però, che siano opportunamente selezionati e che nel programma terapeutico vengano tenuti nella giusta considerazione anche tutti gli elementi che caratterizzano la salute e la malattia della terza età, compresi quelli sociali, la condizione e la volontà della famiglia, l'educazione del malato, i suoi sentimenti nei confronti della malattia e della cura. Si rivela quindi sempre maggiore la necessità di definire un percorso diagnostico-terapeutico condiviso da parte dell'Oncologo-Ematologo e del Geriatra, per ottenere l'ottimizzazione e la prevenzione delle tossicità tramite la personalizzazione del trattamento in base alle condizioni patologiche del soggetto.

La gestione del paziente anziano rappresenta una sfida importante sia sociale che economica per il presente, ma soprattutto per il futuro, perchè il numero dei pazienti anziani con patologie neoplastiche è destinato a crescere proporzionalmente all'incremento della aspettativa di vita

Compito della oncologia geriatrica è quello di poter individuare un percorso interdisciplinare, multidimensionale per identificare e suddividere i pazienti con età superiore ai 70 anni in “fit” e fragili tramite una valutazione di base delle comorbidità e una valutazione geriatrica multidimensionale, e individuare così il trattamento più adeguato per ciascun paziente.

L'attività ambulatoriale multidisciplinare di oncologica geriatrica sarà effettuata presso tutti i cinque ospedali presidi della Usl8.

L'attività del team di oncologia geriatrica prevede una valutazione di base delle condizioni cliniche, funzionali e psicosociali per suddividere i pazienti in “fit”(e quindi candidabili ai trattamenti standard), vulnerabili (con necessita di farmaci caratterizzati con miglior profilo di tossicità) e fragili (da sottoporre a sola terapia di supporto) e definire in maniera appropriata l'eventuale percorso terapeutico.

Nel progetto, viene inserita anche la figura del nutrizionista clinico (coordinata dal responsabile del servizio Emanuele Ceccherini) che viene chiamato a supporto della definizione dei percorsi per quei soggetti nei quali si identificano necessità specifiche di nutrizione durante le diverse fasi della cura oncologica

L'ambulatorio di valutazione Cardio-oncologica

Per Cardio-oncologia si intende l'approccio multidisciplinare da parte dell'Oncologo e del Cardiologo volta alla diagnosi, alla cura e alla prevenzione delle potenziali complicanze cardiovascolari dei trattamenti antitumorali: disfunzioni contrattali, aritmie, alterazioni pressorie, eventi ischemici e disturbi emocoagulativi.

I continui progressi in ambito oncologico hanno portano al prolungamento della sopravvivenza, aumentando sempre di più il numero dei lungo-sopravviventi grazie all'utilizzo di nuovi farmaci biologici, oltre ai trattamenti chemioterapici tradizionali, quali anticorpi monoclonali, inibitori tirosin-chinasici e inibitori multi-target. Questi trattamenti però possono però presentare un aumentato rischio di cardiotossicità, soprattutto in programmi terapeutici che prevedono la combinazione di più trattamenti (chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia, farmaci anti-emetici).

Compito della Cardio-oncologia è quello di comprendere i meccanismi della cardiotossicità, identificare i fattori di rischio cardiovascolare presenti nel paziente al momento della diagnosi ed individuare percorsi di diagnosi e cura dei pazienti prima, durante e dopo i trattamenti antineoplastici.

Nell’ambito dell’ambulatorio di Cardio-oncologia intervengono con approccio multidisciplinare i gruppi cardiologi di Arezzo e degli altri 4 ospedali della provincia, con il gruppo oncologico anche in questo caso sia di Arezzo che degli altri presidi. L'attività del team cardio-oncologico prevede l'effettuazione della valutazione di tutti i pazienti candidati a trattamenti potenzialmente cardiotossici e la presa in carico dei pazienti che hanno presentato cardiotossicità durante e dopo il loro percorso terapeutico.

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