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Arezzo e l'amianto, passi avanti per la rimozione in via Malpighi. Ghinelli: "Atto nel prossimo consiglio"

Passi avanti per la rimozione dell'amianto dal tetto e dall'interno delle abitazioni delle case popolari di via Malpighi. Importanti novità sono arrivate dal convegno "Arezzo e l'amianto" che si è tenuto alla Borsa Merci venerdì sera. Cgil e Sunia...

Passi avanti per la rimozione dell'amianto dal tetto e dall'interno delle abitazioni delle case popolari di via Malpighi. Importanti novità sono arrivate dal convegno "Arezzo e l'amianto" che si è tenuto alla Borsa Merci venerdì sera. Cgil e Sunia hanno portato al tavolo dei relatori professionisti diversi per fare un quadro ampio della situazione presente, ma anche passata dell'amianto e delle sue conseguenze nel territorio aretino.

In sala presenti gli assegnatari delle case popolari di via Malpighi che si sono riuniti nel comitato "No amianto" e che per mesi hanno portato avanti questa mobilitazione raccogliendo ben 4.000 firme e consegnando la petizione al Comune di Arezzo, ente proprietario delle abitazioni che sono però in gestione ad Arezzo Casa, assente nella serata di venerdì. Per il Comune invece presente il sindaco Alessandro Ghinelli.

"La nostra attenzione è alta su questa vicenda, per noi è importante ed è rafforzata da una petizione con 4.000 firme del quale sono stato primo firmatario, che noi porteremo in consiglio comunale - ha spiegato il primo cittadino - Il 6 di marzo in aula arriverà una delibera che recepisce gli indirizzi di questa petizione che darà al sindaco e alla giunta la possibilità di spendere denari per fare la bonifica se non lo farà nei tempi giusti Arezzo Casa, il mandato popolare che ci perviene da una petizione come questa ci dà la possibilità di spendere per conto di Arezzo Casa. Chiederò al consiglio che esca un voto all'unanimità visto che riguarda la salute pubblica."

Le risorse?

"Per ora non ci sono ma si trovano, accederemo anche al bando della Regione Toscana" ha aggiunto Ghinelli.

A favore delle famiglie che abitano in via Malpighi e che nel luglio scorso videro pezzi di amianto volare dal tetto ai giardini e nelle terrazze, c'è anche una delibera della Regione Toscana che in poche parole rende più stringenti i criteri per stabilire i tempi di rimozione dell'amianto, in base ad un algoritmo nuovo che adesso potrebbe portare ad una sostituzione più veloce delle lastre dalla copertura del caseggiato popolare.

Tra gli esperti in materia che sono intervenuti c'è stato anche l'avvocato Guido Cusulich che ha seguito le famiglie delle vittime di amianto dell'ex Sacfem, il professor Stefano Silvestri che che opera all’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica della regione Toscana e collabora alla rivista “Epidemiologia & Prevenzione”. Con parole chiare ha esposto i rischi dell’esposizione all’amianto e cosa fare per debellarli e l'onorevole del Movimento Cinque Stelle Alberto Zolezzi presentatore e relatore della recente proposta di legge n. 3.664 presentata alla Camera il 9-3-2016, proposta che, in 26 articoli, tocca tutti gli aspetti connessi all’amianto: dal censimento alla rimozione, dalla tutela agli esposti all’amianto alle salvaguardie sanitarie e previdenziali da chi dall’amianto è stato colpito, dalla ricerca sanitaria al registro nazionale delle malattie da amianto.

Una serata importante, forse di svolta per Fabio Buricchi del Sunia Cgil:

"Siamo soddisfatti della partecipazione della gente e della solidarietà che gli abitanti di via Malpighi hanno trovato ad Arezzo, dove abbiamo raccolto 4.000 firme, segno che il problema dell'amianto è sentito anche oltre il caseggiato deve loro abitano. Vicinanza è stata dimostrata anche dagli assegnatari di case popolari di altri paesi visto che stasera erano presenti da Cortona, da Sansepolcro, da Caprese Michelangelo e Pieve Santo Stefano, ma anche dalle zone di Arezzo come piazza Andromeda, Tortala, via Garibaldi ad esempio. Con pacatezza e fermezza abbiamo chiesto ad ogni istituzione di compiere il proprio ruolo, alla Asl, alla Regione, al Comune e anche ad Arezzo Casa. Quello di stasera è stato un vero dibattito sull'amianto, come forse non se ne era mai fatto uno in città. Adesso ci attendiamo che si proceda con atti concreti come la rimozione, ma anche che si avvii un processo di risanamento che parta dal pubblico, che coinvolga anche il privato, abolendo le lungaggini e limitando l’onerosità che richiede un risanamento."

Ha chiuso l’incontro Alessandro Mugnai, segretario della Camera del Lavoro di Arezzo con un impegno; quello di continuare a seguire cosa si muove attorno all’amianto, compreso l’iter della legislazione che ci auguriamo cominci a dare risposte concrete.

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