Arezzo-Giappone, un record fatto di cinquanta viaggi

Un gruppo di aretini partirà alla scoperta delle tradizioni e della cultura del Giappone. Aretina Tours Operator si prepara a siglare un importante record dal momento che la prossima estate vivrà il suo cinquantesimo viaggio nel Sol Levante, andando così a tagliare un significativo traguardo che la configura come una delle realtà nazionali di riferimento per i collegamenti turistici tra l'Italia e questa zona del mondo. In dieci anni di attività, infatti, l'agenzia ha aperto le porte del Giappone a circa mille persone tra Arezzo e del resto della penisola, riscuotendo l'interesse di singoli, sposi, famiglie e interi gruppi per i suoi itinerari caratterizzati da forti esperienze culturali, gastronomiche e folcloristiche.

Il segreto di tale successo deriva dalla filosofia sposata da Aretina Tours Operator che, discostandosi dai circuiti tradizionali, propone un itinerario volto a valorizzare la bellezza naturale e nascosta di questa terra, vivendone in prima persona i contrasti che affiancano una spiccata modernità ad una rigida e codificata cultura millenaria che ne fanno l'ultimo impero rimasto al mondo. Il contatto quotidiano con la realtà nipponica rappresenta infatti il punto di forza di questa proposta, con esperienze dirette come la cerimonia del tè, la conoscenza dei templi di Nikko e l'ingresso allo Studio Ghibli, il più importante studio cinematografico di film d'animazione giapponese. Questo cinquantesimo viaggio partirà mercoledì 3 agosto e sarà seguito da un secondo tour al via il 17 agosto, con un percorso da Kyoto a Tokyo che farà poi tappa anche in altre località note nell'immaginario collettivo come Osaka e Hiroshima.

«Per noi sarà una festa - commenta Oletta Pagliai, titolare di Aretina Tours Operator, - perché cinquanta viaggi rappresentano un motivo d'orgoglio e un certificato d'eccellenza. Abbiamo iniziato questo percorso dieci anni fa insieme a Marco Rondoni e a Tommaso Rossi, trovando poi grazie a Matteo Cuccini una nostra forte identità e configurando Arezzo come un punto di riferimento per l'intero territorio nazionale».