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Anche il Consultorio di Arezzo apre le porte alla Musicoterapia

La musica a scopo terapeutico non è una novità in ambito sanitario e ospedaliero e in Italia, come nella stragrande maggioranza dei Paesi europei. La musicoterapia sta attraversando una fase di ampia ed efficace diffusione quantitativa e...

La musica a scopo terapeutico non è una novità in ambito sanitario e ospedaliero e in Italia, come nella stragrande maggioranza dei Paesi europei. La musicoterapia sta attraversando una fase di ampia ed efficace diffusione quantitativa e qualitativa. Sono già molti i reparti della Asl8 che stanno sperimentando tale tecnica; fase di sperimentazione iniziata a maggio 2015 e che finirà a dicembre 2016, al termine della quale sarà possibile verificare i risultati che l’impiego della musica in campo medico ha effettivamente prodotto.

La Riabilitazione Neurologia Infantile e Logopedia Neurologica Infantile, la Neurologia-Neurofisiopatologia, la Neurologia Infantile, la Neuropsichiatria Infantile, l’ Oncologia Medica, sono gli ambiti medici della Asl aretina in cui sta intervenendo un gruppo di lavoro dedicato alla musicoterapia.

A questi reparti va ad aggiungersi l’Unità Funzionale delle Attività Consultoriali della zona aretina a scopo preventivo per le donne in gravidanza all’interno del percorso nascita. Per questa fase estremamente critica della vita di una donna il progetto propone esperienze sonoro/musicali al fine di favorire e potenziare la relazione comunicativa con il proprio bambino e la responsabilità genitoriale.

Prendersi cura della mamma durante il periodo della gravidanza equivale a prendersi cura del bambino, e la musica in questo senso può essere un valido strumento per aiutare la gestante a migliorare il proprio benessere. Attraverso la musicoterapia in fase prenatale la madre può prepararsi alla nascita del piccolo ascoltando come reagisce a certi stimoli sonori, alla musica e al suono della sua voce. Difatti il feto, già all’interno del grembo materno impara ad ascoltare; il grembo materno è per il bambino la “prima orchestra”, non c’è silenzio, o meglio c’è, ma è carico di significati. Il feto è in grado di interagire con l’ambiente circostante; a partire dal 6°-7° mese di gestazione il bambino prenatale ha capacità sensoriali complete: la coclea (o chiocciola) è una componente dell'orecchio interno e facente parte dell'organo dell'udito ed entra in funzione verso la 18°-20° settimana, mentre alla 24° l’apparato uditivo è completo. Con attività musicali mirate si possono aiutare la mamma e il papà a vivere con serenità i nove mesi di attesa, ma anche apprendere alcune tecniche che potrebbero servire concretamente al momento del parto, soprattutto alla madre che potrà così vivere questo evento con maggior consapevolezza e tranquillità.

Il percorso “la culla sonora” si svolge presso la sede del Consultorio di Arezzo, e prevede 10 incontri di gruppo, almeno due dei quali condivisi con i papà. Ogni gruppo sarà costituito da un massimo di 8 mamme. Il progetto sarà condotto dai professionisti della Musicoterapia Barbara Cenni e Gianni Cipriani in collaborazione con Alessandra Mori (responsabile dell’Unità Funzionale Attività consultoriale Arezzo).

Tale percorso è inserito all’interno del Progetto di ricerca per la validazione della disciplina di Musicoterapia in ambito ospedaliero in collaborazione con la Usl 8, che si concluderà a fine dicembre 2016. Durante gli incontri verranno proposti giochi musicali, ritmico-sonori, improvvisazioni, attività di rilassamento, esercizi di energetica, ascolto fetale, tecniche di respirazione e consapevolezza del movimento corporeo per incrementare la conoscenza di se stessi, al fine di migliorare la propria autostima e imparare a comunicare con il proprio corpo e soprattutto con il proprio bambino.

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