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Agorà risponde alla Cgil: "Inaccettabili imprecisioni, aperti al confronto"

Con una nota, la cooperativa consortile L’Agorà d’Italia replica alle affermazioni contenute in un comunicato stampa della FP CGIL. Su una cosa siamo d’accordo con il comunicato stampa delle rappresentanti della FP CGIL: non è accettabile –...

Con una nota, la cooperativa consortile L’Agorà d’Italia replica alle affermazioni contenute in un comunicato stampa della FP CGIL.

Su una cosa siamo d’accordo con il comunicato stampa delle rappresentanti della FP CGIL: non è accettabile – esordisce la nota dell’Agorà. Non è accettabile sentirsi imputare con ciclica frequenza accuse basate su imprecisioni, inesattezze e, più in generale, su una grande confusione nella quale si mettono insieme aspetti completamente diversi fra loro. Abbiamo ormai più volte detto, in tutte le sedi, che il consorzio L’Agorà d’Italia deve fronteggiare una crisi di liquidità dovuta in gran parte al mancato rispetto dei tempi di pagamento da parte dei committenti, pubblici e privati, delle strutture che ha o che gestisce. Per affrontare questa crisi, che comunque è solo e soltanto di liquidità in presenza di un portafoglio ordini solido sia nell’immediato che in prospettiva, abbiamo messo in atto un piano di ristrutturazione i cui risultati, in termini di bilancio, si stanno già concretizzando, tanto che a giugno sono state corrisposte due mensilità. Non è quindi assolutamente vero che ci siano lavoratori che da marzo non ricevono lo stipendio, come si vuol far credere facendo riferimento addirittura a lavoratori allo stremo. Di questo sono informati i lavoratori e le parti sociali, con le quali ci confrontiamo con correttezza e senso di responsabilità, e noi non abbiamo mai nascosto in queste settimane la situazione anche nei nostri comunicati stampa. Il rinvio di un incontro, per motivi organizzativi, è un evento che può capitare, sia alla cooperativa che al sindacato, ma noi non ci siamo mai sottratti al confronto, purché al tavolo ci si sieda con capacità di ascolto e di dialogo. Per quanto riguarda, infine, l’affidamento del servizio di prenotazione degli esami diagnostici del Cup intramoenia da noi gestito, tranquillizzo le rappresentanti della CGIL che hanno auspicato, fatto secondo me grave, un nuovo bando o un nuovo affidamento da parte della ASL per garantire, parole testuali, i diritti dei lavoratori a ricevere la retribuzione per il lavoro svolto. Al di là del fatto che una semplice verifica avrebbe tolto alle rappresentanti sindacali questa preoccupazione, visto che gli stipendi sono stati regolarmente corrisposti con cadenza mensile, trovo che questa affermazione sia in palese contraddizione con le posizioni precedentemente espresse dagli stessi sindacati. Ricordo infatti che questo servizio, in proroga ormai da diversi anni, abbiamo accettato di proseguirlo pur in assenza di un ritorno economico, e lo abbiamo fatto per senso di responsabilità e, soprattutto, su richiesta degli stessi lavoratori e delle organizzazioni sindacali”, conclude la nota dell’Agorà d’Italia.

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