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Aeroporto: "il sogno non finisce", parla il sindaco: "Allungamento pista pronto alla discussione"

Il primo cittadino fa chiarezza dopo le dichiarazioni riguardanti la messa in liquidazione della società Sviluppo Aeroporto Arezzo

L'aeroporto e la società messa in liquidazione non sono la stessa cosa. Non hanno lo stesso (inesorabile) destino.
A sostenerlo è proprio il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli che è stato chiamato a rispondere alla notizia lanciata ieri dall'ex presidente di Confindustria Toscana sud, Andrea Fabianelli. 

L'imprenditore aretino e attuale vicepresidente della Camera di Commercio, ha infatti annunciato come la società Sviluppo Aeroporto Arezzo, realtà costituita da soggetti privati oltre alla Camera di Commercio, sia stata messa in liquidazione da circa 15 giorni. E questo perché sul futuro dell'area aeroportuale di Molin Bianco non vi sarebbero più occasioni di sviluppo.

"Ma le due cose - ha poi ribadito il primo cittadino di Arezzo intervenuto ai microfoni di Radiofly - non sono esattamente la stessa. Si tratta di due ambiti distinti. Il futuro dell'aeroporto non è collegato a quello societario". 

Fabianelli: "Occasione persa"

E' stato proprio il sindaco a cercare di fare chiarezza sulla vicenda ricostruendo la storia di Molin Bianco partendo proprio dalla distinguo che deve essere applicata in questo frangente.

"La società è sostenuta da soggetti privati oltre che dalla Camera di Commercio. Forse i privati non hanno visto un futuro per questa realtà e non hanno ritenuto opportuno proseguire con questa esperienza. Personalmente non conosco bene il ruolo che Sviluppo Aeroporto abbia avuto in questi anni ma comunque, l'aeroporto di Arezzo oggi è in gestione all'aero club. Sono noti a tutti i problemi che ha questa realtà per riuscire a tenere in vita questo spazio. Non ultimo gli adeguamenti riguardanti il sistema antincendio che sono una componente essenziale per l'apertura. Proprio su questo tema, in questi ultimi giorni, ho chiesto alla Provincia, Camera di Commercio e categorie economiche di sederci attorno ad un tavolo per trovare le risorse utili a garantire gli adeguamenti necessari affinché l'aeroporto non chiuda. Non vorrei che la chiusura della società fosse conseguente a questa mia richiesta. Detto questo, l'aeroporto è un tema caro all'ammministraizone tanto che nel piano strutturale che verrà discusso e rappresentanto alla cittadinanza il 17 giugno viene proprio affrontato il progetto riguardante l'allungamento della pista condizione che potrebbe consentiere a Molin Bianco di svilupparsi ed aprirsi al trasporto civile e aerotaxi.
Aggiungo anche che, personalmente, non sono al corrente di una marcia indietro da parte di Enac per quello che riguarda gli investimenti previsti su Arezzo. In passato mi sono confrontato con il presidente Riggio il quale si era detto intenzionato a mantenere gli investimenti che avrebbero consentito la ristrutturazione del complesso aeroportuale. Adesso, con il cambio al vertice avvenuto all'interno di Enac dovrò presentarmi al nuovo presidente per comprendere se opererà in continuità con chi lo ha preceduto. Ma voglio conoscerlo soltanto dopo che il consiglio comunale avrà varato le modifiche al piano strutturale.
Continuo a ribadire dunque che la messa in liquidazione dell'una non vuol dire la chiusura dell'altro. Il sogno non finisce qui, assolutamente".

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