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Indennità e assunzioni, accordo sindacale alla Provincia. Resta il rischio per "Quota 100"

L'amministrazione ha varato una nuova organizzazione per rafforzare l'ente. Ma c'è ancora il rischio di pre pensionamenti per Quota 100 e il rientro della delega ai rifiuti e dei relativi dipendenti dalla Regione

La riorganizzazione interna dell'ente, 11 assunzioni e due nuovi servizi. Pochi giorni fa l'amministrazione provinciale e i sindacati hanno sottoscritto il contratto collettivo decentrato integrativo. Un accordo non scontato, che ha visto mettere in atto alcune mosse sostanziali, prima fra tutti lo spostamento di 50mila euro dal fondo dei dirigenti a quello dei dipendenti che hanno potuto così veder riconosciuti alcuni premi. Si tratta delle indennità di rischio, del disagio, del maneggio valori e delle reperibilità, in particolar modo riconosciute con sensibili incrementi, ai lavoratori del servizio viabilità ed edilizia visto il loro gravoso lavoro quotidiano.

E’ stata definita anche l’indennità di servizio esterno per il personale della Polizia Provinciale e sono stati concordati i criteri per la pesatura e per il conferimento degli incarichi di posizione organizzativa. 

"Così facendo - commenta la presidente Silvia Chiassai Martini - si rafforza la struttura, ottimizzando la macchina amministrativa per dare risposte concrete ai cittadini. Lo spostamento dei fondi è servito per garantire un’equa distribuzione delle risorse verso tutti coloro che dopo la riforma Delrio hanno sopportato grossi sacrifici. La riorganizzazione prevede anche due nuovi servizi, la centrale unica di committenza e lo sportello fondi europei per i Comuni del territorio e gli utenti.

Il personale in numeri

La nuova struttura organizzativa della Provincia è composta da 4 settori e 16 servizi. La dotazione organica è formata attualmente da 184 dipendenti, ma pesano 33 posti vacanti che potrebbero aumentare in seguito alla possibile adesione del personale al collocamento a riposo approfittando di "Quota 100”. 

Attualmente sono 3 i lavoravori che ne hanno fatto richiesta, ma in tutto sono 11 le persone che ne hanno i requisiti e che ne potrebbero usufruire.. Numeri importanti che si aggiungerebbero ai 9 pensionamenti già previsti nel corso del 2020.

A rischio ci sono servizi essenziali per la cittadinanza. Per prevwenire i problemi sono già in fase di svolgimento 5 concorsi per l'assunzione di 11 dipendenti tra cantonieri e altre figure.

La delega ai rifiuti 

La corte costituzionale nei giorni scorsi si è espressa dichiarando illegittimi alcuni articoli con i quali la Regione Toscana, interprentando in maniera stringente la riforma Delrio, aveva avocato a se tutta la materia del sistema dei rifiuti. Alcuni pezzi di quella materia da fine giugno sono di nuovo in capo alla Provincia. E i dipendenti che se ne occupano? Starà alla Regione passarli di nuovo all'amministrazione provinciale per sopperire a quei servizi che riguardano le procedure sanzionatorie amministrative.

"Non tutte le deleghe in materia di rifiuti tornano alla Provincia, ma alcune parti sì" ha aspiegato il dirigente Lucci. "Speriamo che altrettanto tornino i dipendenti che in questo mommento non abbiamo più, perché con la Delrio erano transitati alla Regione" ha aggiunto la presidente Chiassai.

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