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Accoglie da 30 anni animali in difficoltà: la storia di Chiara, medico che dona una famiglia a cani e gatti malati e abbandonati

La sua casa è un porto sicuro, dove animali abbandonati e in condizioni critiche di salute hanno trovato e continuano trovare affetto e accoglienza. E' una storia eccezionale quella di Chiara Nuti, medico aretino impegnatissimo nel sociale che...

La sua casa è un porto sicuro, dove animali abbandonati e in condizioni critiche di salute hanno trovato e continuano trovare affetto e accoglienza. E' una storia eccezionale quella di Chiara Nuti, medico aretino impegnatissimo nel sociale che esprime il suo amore per gli animali con grande pragmatismo. Una storia che scalda il cuore e, di fronte a tanti drammi che riguardano gli amici a 4 zampe, regala speranza.

"Dal 1984 vivo in campagna - racconta - da allora ho ospitato tantissimi animali. Tutti provenienti dal canile o comunque abbandonati". Sono almeno 50 i cani che hanno trovato una dimora a Le Pietre, dove vive la donna, dal quel lontano 1984. Con una particolarità: fin dall'inizio la Chiara ha deciso di aiutare gli esemplari che avevano maggiori difficoltà. E così ha iniziato ad ospitare i cani più anziani che avevano vissuto sempre in canile e non avevano mai conosciuto l'affetto di una famiglia. Ha regalato loro la gioia di una casa negli ultimi periodi della loro vita.

"Ho sempre amato gli animali - spiega - e senza dubbio ho ereditato questa passione da mio padre. Quando ero piccola, vivevamo in città e non avevamo spazio ma lui, che era medico , dava ospitalità a tutti i gatti malati o in difficoltà che trovava nel quartiere. Li portava a casa e li curava. E io, una volta che mi sono stabilita in campagna, ho deciso di fare altrettanto". Ma a trovare un tetto e l'amore di una famiglia in questo caso non sono solo i gatti. Attualmente nella casa della donna - oltre a 5 cani e 13 gatti - ci sono anche un asinello, un cavallo e due maiali. E incredibilmente vanno tutti d'accordo: "Questo perché quando inserisco un nuovo animale, o quando un animale anziano ci lascia, cerco sempre di ricreare un equilibrio.

"Avevo anche una pecora, Adelaide, che è morta poco tempo fa a 19 anni: un'età davvero molto avanzata per gli ovini. Viveva in simbiosi con l'asinello e lui quando ha capito di essere rimasto solo ha ragliato per ore". Un pianto disperato, per dire addio alla compagna di una vita.

I gesti e le azioni di Chiara sono più forti di qualsiasi messaggio. Zara, una cagnetta trovata terrorizzata dai botti, oggi ha ritrovato serenità. Stellina, altra cagnetta adottata al canile, oggi ha una grande famiglia. C'è poi il gatto con una zampa amputata, che difficilmente sarebbe sopravvissuto senza cure e amore. E via via arrivano nuovi amici a 4 zampe, mentre altri se ne vanno, dopo aver trascorso gli ultimi periodi della vita accuditi e amati. Una grande famiglia insomma, sicuramente impegnativa.

"C'è una persona che mi aiuta ad accudire gli animali quando non ci sono", racconta Chiara. E spiega che per periodi abbastanza lunghi il suo lavoro - ma soprattutto la sua vocazione ad aiutare gli altri - la porta lontana migliaia di chilometri. A inizio gennaio, con il suo camice da medico, partirà infatti per l'ennesima missione in Africa, insieme all'associazione Occhi della Speranza. La destinazione è la Sierra Leone. Ma questa è un'altra, splendida, storia.

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