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Valdarno Bike Road, il turismo in sella ad una bici

Presentata ufficialmente la nuova rete cicloturistica pensata per promuovere il Valdarno Superiore tra gli appassionati di cicloturismo, segmento in forte crescita sia in Italia che all’estero

Il Valdarno Superiore si affaccia alla “bike economy”, un settore in forte crescita anche in Italia, dove ormai eguaglia per fatturato l’export del vino e doppia quello della Ferrari. Lo fa attraverso la “Valdarno Bike Road”, la nuova grande rete di percorsi ciclabili che è stata presentata oggi (giovedì 20 giugno 2019) nell’incontro organizzato all’interno del Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni (AR) dalla Confcommercio con la collaborazione di Centro Studi Turistici e il patrocinio di Regione Toscana, Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di tutti i Comuni del Valdarno aretino.  
Il progetto fa leva sulla presenza nell’area di molte strade secondarie, bianche e non, che attraversano piccoli borghi e paesaggi di grande bellezza. Un richiamo ideale per conoscere la vallata all’insegna della sostenibilità, della natura, del rispetto della storia e delle tradizioni. Insomma, di quello “slow living” che coniuga il gusto della scoperta con stili di vita salutari e che per questo piace sempre di più al turista del nuovo Millennio, stanco delle mete più scontate.
A parlare delle enormi potenzialità economiche e sociali legate alla “Valdarno Bike Road” nel convegno voluto dalla Confcommercio c’erano tutti, dagli amministratori pubblici ai rappresentanti del mondo economico e sociale del Valdarno Superiore. Perché questo è un progetto che promette di fare bene al territorio sotto molti punti di vista, come hanno sottolineato i presidente delle delegazioni valdarnesi della Confcommercio Paolo Mantovani e Federica Vannnelli.

“L’impatto economico del turismo è fortissimo e trasversale a tutti i settori economici, per questo la promozione del turismo in Valdarno non può che avere effetti positivi su occupazione e produzione di ricchezza” ha detto la presidente della Confcommercio di Montevarchi Federica Vannelli, “ma è forte anche il suo impatto sociale, quindi è bene affidarsi a progetti che, come il Valdarno Bike Road, hanno forti caratteri di sostenibilità”. “Ci siamo affacciati al mercato turistico molto in ritardo rispetto ad altri territori”, ha aggiunto il presidente della Confcommercio di San Giovanni Valdarno Paolo Mantovani, “ ma se questo prima poteva sembrare solo un punto a nostro sfavore ora può diventare la nostra forza, perché grazie all’esperienza di altre destinazioni abbiamo gli strumenti per governare meglio lo sviluppo. Il nostro non è e non sarà mai un luogo da turismo di massa, bene quindi puntare su un’offerta di nicchia ma particolarmente appetibile a chi ama il contatto con la natura, con la storia, con la Toscana più autentica”.

Che i numeri del cicloturismo siano in crescita lo ha ribadito nel suo intervento anche il professor Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro Studi Turistici di Firenze: “secondo l’ultimo rapporto di Isnart – Legambiente sul Cicloturismo in Italia le presenze cicloturistiche rilevate nel 2018 ammontano a 77,6 milioni, pari all’8,4% dell’intero movimento turistico in Italia. Si tratta, cioè, di oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una o più notti di vacanza utilizzando la bicicletta”, ha detto Tortelli. “Le presenze dei cicloturisti, nel più vasto orizzonte della vacanza attiva, sono aumentate del 41% nel quinquennio 2013-2018”, ha aggiunto, “dati che dimostrano il potenziale del settore e obbligano le destinazioni ad organizzarsi per rispondere alle esigenze di questo target di vacanzieri”.
Presenti al convegno anche i due imprenditori valdarnesi Alessio Papi e Francesco Fabbrini, che hanno promosso il “Valdarno Bike Road” con il sostegno della Confcommercio.

“L'idea di base è stata quella di realizzare una serie di ciclopercorsi permanenti su strade bianche e non, grazie all’esperienza di successo acquisita negli ultimi 6 anni nell’organizzazione di eventi cicloturistici sul territorio”, hanno spiegato, “rendere il Valdarno Aretino e Fiorentino un luogo ad “Impatto Zero” rappresenta una delle principali sfide. La nostra valle già rappresenta un meraviglioso e variegato “museo diffuso” con enormi potenzialità, in grado di attrarre grandi flussi turistici nazionali e internazionali”.

L’incontro, che si è aperto con i saluti del sindaco del Comune di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni in veste di “padrone di casa”, è stato condotto da Andrea Schincaglia, titolare del tour operator Reporter Live, e ha visto anche la partecipazione di  Nicola Benini, sindaco del Comune di Bucine, ente capofila dell’Ambito Turistico del Valdarno, che avrà un ruolo importante nell’inserire la nuova proposta valdarnese nel pacchetto di offerte promosse e vendute in Italia e all’estero da Toscana Promozione Turistica, l’agenzia regionale che lavora al fianco dei territori per la costruzione e la promozione delle destinazioni e dei prodotti turistici territoriali. Presente con alcune interessanti case histories anche Giovanni Morozzo, socio di Ciclica srl, un’agenzia di comunicazione e consulenza strategica attiva su Milano e Firenze nel campo del marketing territoriale, dell’outdoor e del design: “ci siamo confrontati con brand come Moleskine, KLM, Polartec ed enti come Visit Holland, Regione Toscana e in Lombardia sempre alla ricerca di idee e soluzioni innovative per la creazione di valore culturale, sociale e commerciale”.

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