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Domenica, 28 Aprile 2024
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"50 anni dell'Antiquaria con il toro meccanico? Bando di idee annullato, un'altra occasione persa"

Il toro meccanico, il drive in e il pic nic al Prato, magari vestiti in pieno stile '68 e poi il concertone con i New Trolls e i Camaleonti. Cosa ne penserebbe Ivan Bruschi, l'ideatore e il fondatore della Fiera Antiquaria di Arezzo, la più antica...

Il toro meccanico, il drive in e il pic nic al Prato, magari vestiti in pieno stile '68 e poi il concertone con i New Trolls e i Camaleonti. Cosa ne penserebbe Ivan Bruschi, l'ideatore e il fondatore della Fiera Antiquaria di Arezzo, la più antica in Italia, della festa per i suoi primi 50 anni di attività? Chi lo ha conosciuto bene saprebbe risponderci, ma intanto un'analisi arriva da chi mastica cultura ad Arezzo e soprattutto fuori, organizzando eventi, progettando sul lungo periodo. Danilo Sensi è un libero professionista della cultura, appassionato e fine conoscitore, nonostante la giovane età. Antiquari e collezionisti sono le persone con cui si confronta spesso. Nei giorni scorsi ha scritto un lungo post accompagnando la locandina della tre giorni di festa per i 50 anni della Fiera Antiquaria che si terranno da venerdì 1 a domenica 3 giugno:

1968/2018 - 50 Anni della Fiera Antiquaria e l'ultima occasione persa.

"Era il 2 giugno 1968 quando grazie a un’intuizione di Ivan Bruschi venne allestita, per la prima volta, la grande mostra mercato a cielo aperto che, ispirata a Portobello di Londra e al Mercato delle Pulci di Parigi, portava nel cuore di Piazza Grande nuova linfa culturale".

Cosa è rimasto oggi di questa linfa culturale? Arezzo si appresta a festeggiare 50 anni dell'evento più importante della città con una serie di azioni che rievocano il '68, non la Fiera. Ecco il drive in vintage, il curioso pic nic anni ’60, Don Backy, New Trolls e Camaleonti, e la Fiera Antiquaria? La Cultura? Dove sono i critici d'Arte, gli Storici importanti? I restauratori e gli antiquari? Dove sono i collezionisti, i mercanti, i dotti e i mecenati? Tutti a mangiare al desco invece di aprire bocca e dire che è indecoroso questo programma? Tutti a lamentarsi per strada e poi nessuno che abbia il coraggio di dire che la Fiera è stata Cultura, Arte, Collezionismo e non una baracconata degna di Mirabilandia ( con tutto il rispetto per il Parco ). Dove sono le Mostre importanti, i convegni, i mobili pregiati e i quadri preziosi? Ma possibile che tutto deve risolversi in una stronzata di revival che tanto ricorda le passate estati? Era stato fatto un concorso per proporre idee e azioni, tutto abolito, tutto cancellato, la porchetta vince sempre sulla Cultura.

Le critiche riguardano la mancata progettazione a lungo periodo, la mediocrità degli eventi: "Non si può continuare con eventi che hanno un mero ( spero ) ritorno immediato, fregandosene di impostare qualcosa per il futuro." Danilo Sensi è uno tra quelli che ha presentato progetti per la festa dei 50 anni della Fiera: "Ne ho presentati tre in un concorso pubblicizzato dal Comune e poi cancellato senza comunicare nulla..bello vero? Ho saputo che tutto è stato cancellato perchè..non si sa perchè..inoltre di cose a costo quasi zero e di valore, se ne potevano fare a bizzeffe."

Perché i valori importanti nel bando erano stati messi bene nero su bianco nell'articolo 2: 1) riproposizione dei valori originali della manifestazione Fiera Antiquaria;

2) riscoperta di fatti e personalità illustri che hanno contribuito in maniera notevole alla

conoscenza e valorizzazione della manifestazione;

3) eventi/appuntamenti/manifestazioni ideati esclusivamente ai fini della valorizzazione della

manifestazione Fiera Antiquaria;

"Questo bando è stato annullato in corso, ma credevo che le linee guida fossero sopravvissute - commenta Sensi - Io con i pochi antiquari rimasti ci parlo, li ascolto, passo per i negozi, conosco i restauratori e i gli artigiani. In fiera sono passati storia e cultura del nostro paese, non si tratta di revocare il Cantagiro, si tratta di arte, cultura, storia. Ad Arezzo ci sono persone che in casa hanno mobili e porcellane comperate in Fiera che hanno un valore enorme, collezionisti che hanno opere del 600 e 700 e che gli antiquari potevano convincere ad un prestito, Arezzo che riscopre Arezzo."

Il bando era stato annunciato sulla stampa nel novembre scorso, poi nulla più, anche per il passaggio, nel frattempo, delle politiche culturali e del turismo della città alle due fondazioni.

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