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25 mila numeri civici in 25 anni. In pensione Fabio Buricchi figura storica del Comune e della Rsu

Nel luglio del 1983 entrò in Comune come operaio cimiteriale, aveva 27 anni, poi transitò nell'ufficio ambiente come amministrativo ed infine approdò ai servizi di toponomastica e dei numeri civici. Ne ha assegnati circa 25 mila in 25 anni. Lui...

Nel luglio del 1983 entrò in Comune come operaio cimiteriale, aveva 27 anni, poi transitò nell'ufficio ambiente come amministrativo ed infine approdò ai servizi di toponomastica e dei numeri civici. Ne ha assegnati circa 25 mila in 25 anni.

Lui è Fabio Buricchi storica figura del Comune di Arezzo da circa un mese in pensione e che insieme a noi ripercorre con la sua esperienza la storia recente dell'urbanizzazione della città di Arezzo.

"Ricordo bene l'assegnazione della viabilità e dei numeri nelle zone del Pantano e della Marchionna, a San Giuliano nella Valle del Vingone, il Poggetto a Ruscello, la Meridiana, mentre è rimasta incompiuta l'espansione della Carbonaia, dove sono ferme le vendite immobiliari. L'espansione del Comune di Arezzo ha portato alcuni anni fa anche ad inglobare nella città le zone di Staggiano e San Leo."

fabio-buricchi-festa-pensionamento Fabio con alcuni ex colleghi del Comune alla festa di pensionamento

Fabio conosce a memoria, e crediamo che un mese di pensionamento non glielo abbia fatto dimenticare, tutta la toponomastica della città, al contrario di tutti, quando deve raggiungere amici o conoscenti non chiede negozi di riferimento per trovare la strada, ma indirizzo e numero civico preciso, perché sa esattamente dove si trova ed infatti ad Arezzo non si è mai perso.

Tanti gli aneddoti che ricorda:

"Una decina di anni fa ricordo le difficoltà per raggiungere una frazione nella zona di Badia San Veriano, assegnai un numero, ma per raggiungerlo si doveva passare dal Comune di Anghiari per poi rientrare in quello di Arezzo. Molti aneddoti riguardano poi la superstizione, le lamentele nell'assegnazione del 13, del 17 e dei suoi multipli. Nelle frazioni è sempre stato più facile aggirare il problema, invece in città no perché la numerazione è molto più rigida."

Con grande orgoglio racconta poi la creazione di uno strumento:

"Si tratta del Sistema Informativo Territoriale che ho contribuito a costruire, permette di rintracciare tutti i numeri civici è uno strumento utile, che facilita il lavoro delle ambulanze nei soccorsi alle persone in emergenza, ma anche quello delle forze di polizia e della protezione civile.

Fabio è stato anche il portavoce della Rsu del Comune di Arezzo, rappresentante sindacale di riferimento per molti in quasi 30 anni ha visto cambiare l'amministrazione ed arrivare ad un lungo periodo di vertenza che non è affatto superato.

"Si viene da una vertenza molto partecipata accesa, in questo momento in cui le decisioni devono essere ancora prese, ci possono le condizioni per ripartire con una riorganizzazione del Comune meno autoreferenziale, meno burocratica, meno verticistica che permetta di redistribuire le risorse al fine di costruire un apparato comunale tecnico amministrativo rivolto verso i bisogni di famiglie e imprese. Un messaggio per la Rsu che ho lasciato? Che continui a portare la voce dei lavoratori con mille difficoltà, avendo come punto di vista quello del sevizio reso ai cittadini, guardando al futuro e organizzandosi con metodi nuovi."

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