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25 aprile: Arezzo ricorda i caduti per la libertà e gli eroi della Resistenza

L'Italia intera festeggia la Liberazione dal dominio nazifascita. Il 25 Aprile, per tutti i cittadini, è una delle date più importanti nel calendario laico delle festività rosse. Un giorno di festa ma anche un momento di riflessione e di...

L'Italia intera festeggia la Liberazione dal dominio nazifascita.
Il 25 Aprile, per tutti i cittadini, è una delle date più importanti nel calendario laico delle festività rosse. Un giorno di festa ma anche un momento di riflessione e di approfondimento storico dove lo sguardo volge ad un passato che, alla fine, è davvero dietro l'angolo.

La Liberazione della provincia di Arezzo iniziò nell'estate del 1944. Il primo comune ad accogliere l'arrivo delle truppe alleate e della Resistenza fu quello di Lucignano (2 luglio 1944) e l'ultimo invece quello di Sestino (1 ottobre 1944).
Per quello che concerne la regione invece furono necessari undici mesi per portare a compimento il processo di liberazione.
Secondo quanto sottolineano nei documenti della Regione Toscana:
"La Resistenza segnò profondamente il senso di appartenenza fra cittadini e forme di autogoverno democratico dopo la dittatura fascista, gli anni della guerra e l'invasione nazista.
Il giorno della Liberazione è rimasto una data fondamentale per tante città e paesi, per la storia e l'identità delle comunità locali. In quel giorno quasi sempre fu un gruppo di partigiani ad annunciare la fine dell'occupazione nazista. In Toscana gli eserciti alleati trovarono, per la prima volta in modo così esteso nel corso della loro risalita dal Sud, forme già costituite di autogoverno locale. La Liberazione venne salutata dal suono delle campane, dai falò sulle colline, dallo sventolio di vecchie bandiere. La popolazione tornò nelle strade, si accalcò nelle piazze. In alcuni casi città e paesi, una volta liberati, dovettero far fronte, ancora per giorni, alle insidie di un esercito in ritirata e allo sbando.
Date ben vive nella memoria delle comunità e che meritano di essere riunite in un calendario speciale per ricordare i giorni più lunghi della Toscana, quando finì l'epoca in cui "la notte s'invocava il giorno e il giorno era più torvo della notte".

Di seguito tutte le date riguardanti la provincia di Arezzo:
Cortona 3 luglio 1944, Foiano della Chiana 4 luglio 1944, Marciano della Chiana 4 luglio 1944, Monte San Savino 4 luglio 1944, Castiglion Fiorentino 12 luglio 1944, Civitella in Val di Chiana 15 luglio 1944, Arezzo 16 luglio 1944, Bucine 17 luglio 1944, Pergine Valdarno 17/18 luglio 1944, Laterina 18 luglio 1944, Montevarchi 19 luglio 1944, Terranuova Bracciolini 22 luglio 1944, Cavriglia 24 luglio 1944, San Giovanni Valdarno 24 luglio 1944, Monterchi 26 luglio 1944, Chiusi della Verna agosto 1944, Castelfranco di Sopra 2 agosto 1944, Pian di Scò 4 agosto 1944, Capolona 5 agosto 1944, Castiglion Fibocchi 7 agosto 1944, Subbiano 8 agosto 1944, Loro Ciuffenna 15 agosto 1944, Anghiari 16 agosto 1944, Talla 20 agosto 1944, Castel Focognano 20/25 agosto 1944, Chitignano 22 agosto 1944, Pieve Santo Stefano 23 agosto 1944, Caprese Michelangelo 24 agosto 1944, Bibbiena 28 agosto 1944, Badia Tedalda settembre 1944, Montemignaio settembre 1944, Ortignano Raggiolo settembre 1944, Poppi 2 settembre 1944, Castel San Niccolò 3/8 settembre 1944, Sansepolcro 4/8 settembre 1944, Pratovecchio 24 settembre 1944, Stia 24 settembre 1944, Sestino 1 ottobre 1944.




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