Anche il Comune di Civitella in Val di Chiana celebra il 25 aprile anche se quest'anno gli omaggi ai caduti per la libertà sono in tono minore a causa del Coronavirus. Da qui parte la considerazione del sindaco Ginetta Menchetti che ha deposto una corona di alloro presso i monumenti all'interno delle varie frazioni che ricordano il sacrificio di tanti uomini e donne, ma anche le vittime delle stragi nazifasciste.

"Credo che oggi non ci sia parola più appropriata di un semplice 'grazie' sia per tutti coloro che in questi ultimi mesi sono impegnati in prima linea per difendere l’intera umanità dal Covid-19, come per tutti quegli uomini e donne che lottarono per un futuro fatto di democrazia e libertà donando la propria vita, subendo torture o internamento nei campi di sterminio in quel lontano ma non troppo 1945. Anche la nostra provincia e il nostro comune hanno versato un tributo di sangue che non possiamo e dobbiamo dimenticare".

'La Resistenza non fu di parte' scrive il sindaco, ma fu 'un moto popolare'.

"Un moto che voleva restituire dignità e unità ad un intero paese. La liberazione è stato il lievito per la nascita della nostra Costituzione che ripiuda la guerra come strumento di offesa alla libertà, e ricerca la pace fra i popoli. La liberazione ci invita a rimanere vigili affinchè quel regime, anche sotto varie forme più moderne e subdole non torni più, e a perseverare nell’informazione alle giovani generazioni e dando il buon esempio, svolgendo onestamente il nostro lavoro di amministratori e cittadini".

Il sindaco chiude il suo intervento ricordando le parole di Calamandrei. "La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, e noi vogliamo continuare a respirare quest’aria: Viva la pace, viva la liberazione e buon 25 aprile a tutti".