"E' stato proposto un abbassamento salariale per tutto il comparto della Asl Sud Est". Bruno Pacini, segretario provinciale della funzione pubblica della Cgil di Arezzo, con delega alla sanità per tutta la Toscana del Sud, è arrabbiato e deluso al termine di un tavolo tecnico a Siena.

L'argomento di discussione era tutt'altro: la riorganizzazione del 118 nella città del Palio. Un vertice per confrontarsi sulla copertura dei turni. Da una parte i rappresentanti dei lavoratori e dall'altra tre capi di dipartimento e quattro dirigenti.

E' stato uno dei dirigenti che, esulando dall'argomento del giorno, ha ipotizzato - dice Pacini - il taglio del premio di produttività per potenziali abbassamenti salariali per circa 7.250 lavoratori dipendenti della Asl tra Arezzo, Siena e Grosseto.

Il ventaglio delle figure professionali del comparto coinvolte è amplio: l'abbassamento del salario riguarderebbe infermieri, Oss, tecnici sanitari, assistenti sociali, amministrativi.

In quale misura? Difficile dirlo, perché ci sono sensibili differenze di partenza da provincia a provincia, a seconda dei bilanci delle singole Asl e della storia sindacale. Ma per l'Aretino si potrebbe ipotizzare il taglio di 30 euro al mese per 3mila dipendenti.

Cercheremo di affrontare la questione del salario - conclude Pacini - nel corso della trattativa del 13 aprile, le risorse per evitare l'abbassamento salariale si possono reperire. Certo, se tutto è stato già deciso, mi chiedo a cosa serva andare a trattare". E se il taglio fosse confermato? "Non ci voglio pensare. Si andrebbe allo scontro.

@MattiaCialini