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Sabato 12 gennaio il secondo sciopero allo sportello Unico

I sindacati lo hanno già annunciato. Il 12 gennaio, se non cambieranno le cose, ci sarà il secondo sciopero allo sportello Unico del Comune di Arezzo. Il primo si è tenuto il 10 dicembre ed ha avuto il 100% delle adesioni tra le lavoratrici e i lavoratori, segno che  la problematica che stanno portando all'attenzione dell'amministrazione e della cittadinanza è molto sentita.

Se nella prima occasione, l'astensione dal lavoro ci fu di lunedì, questa volta lo sciopero è stato indetto per un sabato. E' proprio intorno all'organizzazione del sesto giorno di lavoro che ruotano le richieste degli addetti agli sportelli.

Il sabato si può accedere all'Unico solo tramite appuntamento oppure per le pratiche urgenti come certificati di nascita e di morte.

"C'è un braccio di ferro in atto" ha commentato l'assessore al personale Barbara Magi durnate il bilancio di fine anno della giunta,

Le motivazioni dello sciopero e le richieste 

Le organizzazioni sindacali continuano a ritenere che sia necessario spostare un po' di forza lavoro verso i martedì e i giovedì pomeriggio, giorni in cui gli uffici di back-office, che stanno dietro agli addetti allo sportello, sono aperti e disponibili per dare una risposta risolutiva e completa ai cittadini, cosa che non può avvenire il sabato, quando tutti gli uffici di riferimento nelle varie materie sono chiusi.

Le stesse organizzazioni sindacali ritengono inoltre che anche le altre istanze dei lavoratori meritino risposte immediate e positive: una presenza costante di servizi di sicurezza in locali sempre molto affollati, l'impegno a tenere conto anche per il 2019 del lavoro svolto allo Sportello Unico in sede di definizione del salario accessorio così come avvenuto nel 2018 per esclusivo merito della RSU e delle Organizzazioni sindacali, l'assunzione del personale necessario nel corso del 2019 anche oltre quanto l'Amministrazione si è già impegnata a fare (6 le carenze, 4 le assunzioni, il tutto senza conoscere gli effetti della riforma pensionistica in arrivo), e soprattutto impegno a formare i nuovi arrivati per non distogliere troppi lavoratori nel lavoro di inserimento che pur sarà necessario.

La posizione dell'amministrazione

Nel corso del corrente anno è stata dedicata una particolare attenzione alle esigenze ed alle problematiche rappresentate dai dipendenti dello Sportello i quali chiedono, essenzialmente, la chiusura il sabato mattina. L'Amministrazione, raccogliendo, durante il corso della trattativa, le istanze scaturite dalle tensioni e dalle “sofferenze” rappresentate, è venuta incontro alle varie esigenze espresse ed ha accolto, pur con qualche difficoltà, la richiesta dei dipendenti circa la chiusura dalle ore 13.30 alle ore 15 nei giorni di martedì e giovedì. Ha inoltre accettato di riconoscere un progetto da loro presentato che, se andrà in porto, li vedrà premiati con € 15.000 per quest’anno 2018.

L’Amministrazione ha mantenuto pressoché costante il numero del personale, e ha previsto per il 2019 un incremento di quattro unità a fronte di nessuna domanda di pensionamento ad oggi presentata dai lavoratori di quell’ufficio, dato che si traduce in un aumento effettivo del personale. Tutto questo, finalizzato anche al mantenimento dell’apertura dello sportello il sabato mattina, al fine di garantire ai cittadini aretini l'accesso ai servizi in una gamma di orario più ampia possibile. Si aggiunge che il personale addetto allo Sportello Unico, all'atto della sua costituzione, fu reclutato su base volontaria e nel corso degli anni è stato oggetto, oltreché di avanzamenti di carriera, anche a vari benefici economici derivanti proprio dall'appartenenza a quell'ufficio.

Assunzioni di personale

Nel 2018 le assunzioni sono state 25 a tempo indeterminato e 33 a tempo determinato, per un totale di 58. Ma ci sono ancora 2 unità da assumere e quindi toccheremo cifra tonda: 60 assunzioni. Con le 37 del 2016 e le 39 del 2017, in tre anni abbiamo assunto 136 persone. Siamo oggi, a livello di personale in servizio, a 535 unità.

"Quando ero assessore del sindaco Lucherini - ha spiegato Ghinelli - il Comune aveva più di 900 dipendenti. Il personale si è dunque quasi dimezzato, a fronte di competenze, mansioni e burocrazia crescenti. Questo rapporto ci dice che dobbiamo continuare con questa politica di riequilibrio tra unità in pianta organica e carichi di lavoro. A parte la querelle di fine anno sullo Sportello Unico, le relazioni sindacali continuano a essere positive, da parte di questa amministrazione c’è stato un lavoro serrato per concludere la contrattazione decentrata per il 2018 prima dell’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale.

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